LA NUOVA COLLEZIONE DI CUSCINI FLOWERS
- Davide Montuori
- 22 ott 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Grazie a Dio sono napoletano.
Essere napoletani per un artista è un vantaggio enorme, se pensiamo che grandi scrittori, pittori, scultori, musicisti, hanno avuto il loro "periodo napoletano".
La città sembra vivere in maniera parallela al resto del mondo, con una dimensione identitaria molto forte e sempre più procace.
Riesce ad avere una lingua tutta sua, con una grammatica e semantica chiara e precisa, che ha permesso a grandi artisti di esprimersi e trasformare la lingua in linguaggio.
É ben nota agli appassionati d'arte la scuola di posillipo, una fitta produzione di dipinti "in stile napoletano".
La musica classica napoletana, con le proprie scale tonali, ha profondamente arricchito il panorama musicale dei secoli scorsi.
Anche il teatro di prosa, si è riempito di nuovi e rivoluzionari schemi, arrivando a contaminare i registi di tutto il mondo.
Oggi Napoli continua ad essere una fucina di artisti e di ispirazioni artistiche, da vivere con tutti i cinque sensi.
Il senso del gusto è pluripremiato da una prodigiosa e antica tradizione culinaria.
Dal salato al dolce, Napoli conserva il ricettario più fitto di tutta l'Italia, tra cui la pizza, simbolo mondiale della cucina partenopea nel mondo.
L' olfatto è il senso che più di tutti viene costantemente stimolato. Passeggiando sul lungo mare, col profumo di salsedine, si può entrare al Borgo Marinari, e inebriarsi con l'odore dei ristoranti, oppure salire verso il centro storico, fitto di pasticcerie che creano fragranti sfogliatelle, da assaporare con 'na tazza e cafè.
Personalmente, non mi è mai capitato di passeggiare per Napoli, senza che le mie orecchie non fossero impegnate a riconoscere i suoni che mi circondano. Nel trambusto della città è inevitabile ascoltare gli artisti di strada che suonano col mandolino le melodie romantiche diventate celebri nel mondo come O' sole mio, oppure Te voglio bene assaie .
La vista a Napoli, viene costantemente soddisfatta, sia dall'imponente ed identitario paesaggio del golfo, con sua maestà il Vesuvio, ma anche per l'incredibile patrimonio artistico che riempie la città di bellezze straordinarie. Proprio a Napoli c'è un particolare legame con Santa Lucia, la protettrice degli occhi. La santa, di origine siciliane, subisce il martirio, e le cavarono gli occhi. Nel borgo di santa Lucia a Napoli (ex Borgo di pescatori, prima che venissero costruiti tutti gli hotel dell' attuale via Caracciolo) è sempre stata festeggiata, perchè portatrice di Luce per i marinai che lasciavano il porto durante la notte.
A Napoli anche il tatto viene impiegato per rapportarsi alle tradizioni e ai sentimenti della città.
É ben noto a tutti di quanto Napoli, e i napoletani, siano scaramantici, cercando di non alterare gli equilibri di mondi ultraterreni, per non farli intercedere con la nostra realtà. Proprio per questo si regalano i cornicielli, il famoso corno porta fortuna che sia attiva solo se viene regalato e solo se sfregato tra le mani. Ma a proposito di intercessioni di mondi paralleli, è fortissimo il culto verso San Gennaro, a cui, tutti , e dico proprio tutti i napoletani affidano le proprie preghiere e implorano di metterci la mano sua sulle più disparate situazioni. Anche per far uscire un terno al lotto.
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